2006 Tuttosport

05 Luglio 2006 – Tuttosport

2006-07-05 tutto_sport

I club: stop agli abbonamenti – Presto summit con i dirigenti

Milano, “Assurde” ed “eccessive”. Così i tifosi del Milan hanno accolto le richieste del Procuratore Federale Palazzi riguardanti il club di Via Turati. Mi auguro che le pene siano molto più leggere – spiega Giancarlo Capelli, leader storico della curva – Se il Milan ha sbagliato è giusto che paghi e finisca in B, ma nelle ultime settimane sembrava che la posizione del Diavolo fosse molto più leggera rispetto a quella degli altri club, e invece….”

I commenti dei sostenitori del Milan sono tutti sulla stessa lunghezza d’onda: se qualcuno ha sbagliato, è giusto pagare. Ma alcune cose non tornano. “Essere paragonati nella richiesta a Lazio e Fiorentina, mi sembra grave – sostiene Sandro Capitanio presidente dell’ Associazione Italiana Milan Clubs – Comunque, i nostri affiliati, che la stagione scorsa stipularono 12.000 abbonamenti, hanno chiesto per il momento di bloccare qualsiasi operazione di rinnovo. Per ora gli abbonamenti legati all’AIMC sono zero. Se la situazione non migliorerà, chiederemo un incontro con il presidente Berlusconi ed il vice Galliani , perché una società seria come il Milan non può permettersi di commettere certi errori. L’immagine della squadra rischi di uscirne distrutta”.

Comunque c’è chi difende a spada tratta il proprio Club. E’ il caso di Alberta Prandina , vice-presidente del Milan Club Femminile Stella: “Mi chiedo come mai per Galliani che non risulta in nessuna intercettazione sono stati chiesti 2 anni, mentre per Girando e Moggi che stava sempre al telefono, solo 5” . Ma al cuore non si comanda, e, mentre qualcuno pensa già a una manifestazione di protesta nel centro di Milano, la tifosissima rivela: “Se il Milan andrà in B vorrà dire che rivivremo altri 20 anni come quelli passati dopo le retrocessioni degli anni ’80. Se invece il Presidente Berlusconi decidesse di spostare il Milan in un campionato estero, lo seguiremo, perché il Diavolo è una fede”.

Federico Masini